Per ricordare
Il Monumento alla
"Madre dei Caduti di tutte le Guerre"
Finalmente era nato il Gruppo Alpini ma, nel Comune di Crocetta del Montello, mancava però ancora qualcosa. Qualcosa che ricordasse il sacrificio dei Caduti, meglio se di tutte le Guerre e, si pensò, non solo loro.
L'idea fu, infatti, quella di un Monumento, crediamo unico in tutta Italia e forse anche più in là (o certamente uno dei pochissimi), che ricordasse il sacrificio delle Mamme dei Caduti, di tutte quelle Mamme che hanno visto i loro figli partire e, spesso, purtroppo, non li hanno più visti tornare.
L'idea c'era. Bisognava metterla in pratica. E gli Alpini, quando decidono di fare qualcosa, non li ferma nessuno. Si mette pertanto all'opera Virgilio Truccolo, il Capogruppo che, forte della sua esperienza e delle sue conoscenze, mobilita non solo tutto il paese, ma l'intera Provincia e anche oltre.
Basta scorrere alcuni degli indirizzi ai quali si rivolse per ottenere il sostegno, anche economico, per l'iniziativa, che vanno, per citarne alcuni, dal Presidente della Repubblica del tempo, Giuseppe Saragat, all'On. Sandro Reggiani di Treviso, dai Prefetti di Treviso e Venezia, ai Sindaci di Crocetta, Cornuda e Montebelluna, dal Comandante della Div. Folgore al Comandante della Brigata Cadore che concesse la Fanfara per l'inaugurazione.
Ma leggiamo la cronaca della cerimonia dell'inaugurazione riportata nel numero 4 di ottobre-dicembre 1968 di Fameja Alpina.
Il Monumento com'era al momento dell'inaugurazione
«Domenica 29 settembre (1968) si è svolta - a Crocetta del Montello - la cerimonia inaugurale del Monumento dedicato alla "Madre dei Caduti" e che è stato realizzato dal locale Gruppo Alpino in unione con le altre associazioni combattentistiche e d'arma.
L'opera - eretta in località Ponte dei Romani, ai piedi del Montello e in vista del Piave e del Grappa - è stata modellata dallo scultore trevigiano Antonio Benetton e raffigura una madre in lutto che, pur fiera nel suo dolore, stringe tra le mani un ramoscello d'ulivo spezzato a simboleggiare la giovinezza del figlio stroncato dalla guerra; il progetto d'insieme è del nostro Presidente arch. P. Del Fabbro che ne ha pure diretta la realizzazione.
Numerose le rappresentanze e le autorità intervenute, oltre al picchetto armato del 33° Reggimento di Artiglieria della Folgore e la Fanfara del 7° Reggimento Alpini.
Erano presenti: il Labaro della Federazione Provinciale dell'Associazione Combattenti e Reduci e le bandiere delle Sezioni ANCR di Santa Maria della Vittoria e di Bigolino, il Labaro provinciale degli Artiglieri in congedo e quello della Sezione di Crocetta, il Labaro della Sezione montebellunese "Ivo Lollini" dell'Associazione Bersaglieri, la Bandiera dell'Associazione del Fante di Crocetta, i Labari della Sezione di Valdobbiadene dei Reduci di Russia, dei Marinai di Montebelluna, dell'AVIS di Crocetta, i Labari delle Sezioni Alpine di Padova, di Valdobbiadene e di Treviso, ed i Gagliardetti dei seguenti Gruppi: Arcade, Santa Maria della Vittoria, Cornuda, Bigolino, Caselle d'Altivole, Montebelluna, Pero, Ormelle, Cavaso del Tomba, Treviso-città, San Zenone degli Ezzelini, San Vito di Valdobbiadene e di Crocetta del Montello.
Tra le personalità intervenute, oltre al Sindaco di Crocetta Dr. Tonetto, il Gen. Ferruccio Toscana in rappresentanza del Comandante del Presidio Militare di Treviso, il Sen. Avv. Mazzarolli, la Vedova della Medagia d'oro Col. Tavoni, il vice Questore Dott. Maltese, il Col. La Valle Comandante il Gruppo Carabinieri di Treviso, la Medaglia d'oro Ten. Col. Enrico Reginato, il Consigliere Nazionale dell'ANA Avv. Benvenuti anche in rappresentanza del Presidente Nazionale Dott. Merlini e dell'Istituto del Nastro azzurro di Treviso nella sua qualità di vice presidente, il Gen. Alpino Giuseppe Del Fabbro, il Col. Dell'Oglio Presidente provinciale del Combattenti e Reduci con il Segretario Mar. Moro, il Cav. Innocente Presidente provinciale degli Artiglieri, il Magg. Lanaro dei "Ragazzi del 99", il Ten. Pigato della Marina Militare, il Prof. Altarui in rappresentanza della Sezione Alpini di Conegliano.
Il nostro Presidente Prof. P. Dal Fabbro era presente con i Vice Presidenti Cav. F. Cattai e Cav. F. Gallina e numerosi Consiglieri Sezionali tra i quali abbiamo notato il predetto Avv. C. Benvenuti, il Comm. I. Furlan, E. Bigolin, il Rag. V. Chioin. Erano pure presenti i Presidenti delle locali Associazioni promotrici, tra cui Virgilio Truccolo Capogruppo degli Alpini di Crocetta, con i rispettivi Soci.
Messaggi di adesione sono pervenuti dal Ministro On. Ferrari Aggradi, dal Prefetto di Treviso, da parlamentari ed autorità civili e militari.
Tutto attorno all'altare da campo - eretto dinanzi al monumento e ove Mons. Chiavacci ha celebrato la Messa - c'era anche una piccola folla di abitanti di Crocetta, in prevalenza madri, vedove e sorelle di Caduti che piangevano sommessamente alle parole rievocative del celebrante.
Mons. Paolo Chiavacci, già ufficiale combattente del 7° Alpini, ha infatti suscitato profonda commozione in tutti i presenti; ha ricordato che questo di Crocetta è con tutta probabilità l'unico monumento eretto in Italia a ricordo dell'inestinguibile dolore delle madri, a testimonianza della fermezza eroica con la quale esse affrontarono il tragico destino dei Figli Caduti.
A differenza del sacrificio dei Morti, definito e reso immutabile, quello delle madri ha continuato e continua a lacerare i loro cuori: da decenni, da quando esse videro partire i figli per il fronte e dei quali seguivano, attraverso qualche carta geografica, il penoso peregrinare su fronti lontani e sconosciti; già col presagio del dramma, queste madri hanno patito fin da quel giorno, ancor più dei figli combattenti i quali pur vivevano qualche pausa di quiete e di serenità.
Il monumento di Crocetta estende quindi il suo significato di riconoscenza anche alle preoccupazioni vissute dalle madri di coloro che tornarono, preoccupazioni cessate ma non dimenticate, vissute ma tanto incise nei cuori da farli ancora soffrire.
Dopo la benedizione impartita al monumento da Don Paolo, ha preso la parola Virgilio Truccolo [Leggi...] che, anche a nome delle altre Associazioni promotrici, ha ringraziato le Autorità e le rappresentanze e quanti collaborarono per la realizzazione dell'iniziativa, e si è infine rivolto al Sindaco per il rituale affidamento dell'opera alla Comunità di Crocetta. Il Sindaco, Dott. Sante Agostino Tonetto ha espresso il proprio compiacimento per l'impegno con il quale il Comitato ha conseguito la difficile mèta che si era prefissa, ed ha dichiarato che l'Amministrazione Comunale è lieta ed orgogliosa di prendere in consegna l'inaugurato monumento.
Il discorso ufficiale è stato tenuto dal Consigliere Nazionale dell'ANA Avv. Benvenuti [Leggi...] il quale ha sottolineato il significato dell'iniziativa che gli Alpini di Crocetta e gli aderenti alle altre locali associazioni hanno realizzato con decisa volontà e superando non lievi difficoltà. Si è poi reso interprete dell'unanime plauso che meritano i promotori, ed ha infine ricordato l'eroico contegno delle Madri tra cui quello della mamma di Nazario Sauro, il martire istriano impiccato dagli austriaci, che nel tentativo di salvarlo seppe contenere l'impulso materno di abbracciarlo quando glielo presentarono per un penoso confronto. L'oratore ha infine ricordato Maria Maddalena Bergamas che, per tutte le Madri d'Italia, designò ad Aquileia la salma del Caduto Ignoto che venne traslata all'Altare della Patria.
Conclusa la parte ufficiale della cerimonia inaugurale, le Autorità e rappresentanze sono state ricevute in Municipio dal Sindaco e dagli altri componenti il Consiglio Comunale».
Fin qui la cronaca dell'inaugurazione.
Il Monumento com'era fino al 12 novembre 2005
Il monumento, realizzato in Piazza G.B. Marcato, come si può vedere, era essenziale, composto dalla scultura rappresentante la “Madre dei Caduti” posata su di un semplice piedistallo in pietra del Montello. Negli anni che seguirono il Monumento venne completato con un intervento del Comune che provvide alla posa di un altare in pietra, tutt’intorno al quale sono riportati tutti i nomi dei Caduti del Comune per cause legate alla Seconda Guerra Mondiale, e dei due blocchi laterali. Il Gruppo Alpini di Crocetta del Montello provvide poi, con il contributo del Cav. Antonio Pellizzon, alla collocazione del pennone della bandiera, successivamente spostato (nel 2005) come appare oggi. E nel 1985 con un’altra festa, un raduno sezionale, venne, se così si può dire, inaugurato una seconda volta. Come riportiamo in altra parte.
Fu un'impresa, per quegli anni, raccogliere la bella somma di 1.800.118 lire (oggi, ottobre 2009, sarebbero soltanto € 929,68, ma rapportati al valore dell'epoca lire 26.755.334, ovvero 13.817,98 euro) che costò il tutto (senza alcuna spesa di manodopera che fu tutta volontaria e gratuita), frutto di una sottoscrizione tra la popolazione e di alcuni contributi di Enti ed Istituti di Credito, che andarono ad aggiungersi a quanto messo a disposizione dal Gruppo di Crocetta.
E quello che segue è il resoconto della situazione economica al momento dell'inaugurazione
A) ENTRATE - Incassi vari da popolazione, associazioni varie, Enti diversi, netto ricavo durante la giornata dell'inaugurazione .............. | £ | 956.000 |
- Offerta da pare dell'A.N.A. di Crocetta .............................. | £ | 250.000 |
TOTALE INCASSI ........................................................... | £ | 1.206.000 |
B) USCITE - Acquisto satatua .............................................................. | £ | 1.000.000 |
- Manifesti, lettere per corrispondenza e cancelleria .............. | £ | 182.240 |
- Spesa corrispondenza ....................................................... | £ | 12.500 |
- Lavori in pietra ................................................................ | £ | 443.000 |
- Tappeto verde completo di piante e sua sistemazione ........ | £ | 114.228 |
- Pranzo per autorità .......................................................... | £ | 26.650 |
- Spese microfono .............................................................. | £ | 6.000 |
- Acquisto cemento ............................................................ | £ | 15.500 |
TOTALE SPESE ................................................................ | £ | 1.800.118 |
RESIDUO DEBITO .......................................................... | £ | 592.882 |
Il "debito" rimasto venne saldato nei mesi successivi, durante i quali continuò la raccolta delle offerte dei cittadini e di Enti che consentirono, in questo modo, la totale copertura della spesa.
E' appena il caso di citare alcuni dei contributi pervenuti da persone, enti ed associazioni, cosi come abbiamo potuto ricostruire dalla scarsa documentazione arrivata fino a noi:
- Banca Nazionale del Lavoro di Treviso, £. 10.000;
- Banca Popolare di Asolo e Montebelluna (poi diventata Veneto Banca e oggi Banca Intesa), £. 10.000;
- Cassa di Risparmio della Marca Trevigiana di Treviso (oggi Cassamarca), £. 150.000;
- SOMS - Società Operaia di Mutuo Soccorso di Crocetta, £. 20.000;
- Comitato per la Celebrazione del 50° Anniversario della Vittoria, £. 40.000;
- Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra - Comitato Provinciale di Venezia, £. 10.000;
- Zanetti Giorgio di Venezia, £. 10.000.
Una menzione particolare merita il contributo di 20 dollari, giunto da Melbourne (Australia), fatto pervenire da Costante Pellizzon, padre del giovane Caduto Feliciano Pellizzon, a mezzo del fratello M° Antonio Pellizzon.
Risulta poi documentato un contributo, del quale non si conosce l'importo, pervenuto dal Col. Gaudenzio Campanella della Brigata Cadore di Belluno.
Ma il grosso di quel 1.800.118 vecchie lirette venne raccolto passando di famiglia in famiglia, e moltissimi furono coloro che diedero il loro seppure modesto, ma importantissimo contributo a volte anche di sole poche decine di lire. Quegli anni erano ancora difficili per l'economia del paese, non certo fiorente, ma era ancora vivo nella memoria di tutti gli adulti il ricordo della guerra e, soprattutto ancora più vivo era quell'amor patrio, sentimento oggi sempre più debole e vago (tranne quando si tratta di una partita di calcio...), che portò molte persone a fare un sacrificio per contribuire al monumento.
Questa è la breve storia del Monumento Alla Madre dei Caduti di tutte le Guerre, ancora oggi probabilmente unico nel suo genere e non solo in Italia.
Un grazie ed un plauso per questo importante lavoro non può non essere rivolto a Virgilio Truccolo, allora Capogruppo, per il grande impegno profuso per il reperimento dei fondi necessari e per la realizzazione dell'opera.
...in seguito...
Nel corso del 2005 la locale Sezione dell'Associazione Carabinieri in congedo si è rivolta all'Amministrazione Comunale per ottenere, a sua volta, l'assegnazione di un sito nel quale realizzare un proprio monumento.
Il Comune, allo scopo di evitare il moltiplicarsi di monumenti nel territorio comunale, ha ritenuto di proporre all'Associazione richiedente di realizzarlo in uno con quello esistente in Piazza Marcato e a tale scopo ha interpellato il nostro Gruppo Alpini affinché concedessimo il benestare.
Va detto, con sincerità, che la richiesta ha inizialmente trovato nel nostro Gruppo molte resistenze, peraltro ragionevolmente motivate dal fatto che il monumento di Piazza Marcato e dedicato alla Madre dei Caduti, seppure completato dall'Amministrazione pubblica, è stato voluto, realizzato e pagato dagli Alpini.
D'altra parte ci pareva sensato anche evitare che sorgesse un nuovo monumento, per cui, concordati alcuni aspetti dell'opera che andava ad incidere sul cippo a sinistra dell'ara di fronte al monumento esistente e deciso di intervenire a nostra volta su quello di destra, mentre il Comune si accollava le spese per lo spostamento del pennone della bandiera, alla fine abbiamo dato, seppure non del tutto convinti e, a onor del vero a malincuore, il nostro assenso.
Il Monumento dopo l'intervento sul cippo dell'Associazone Carabinieri
Quello che si vede qui sopra, è il complesso monumentale di Piazza Marcato dopo i lavori conseguenti alla sistemazione del cippo dell'Arma dei Carabinieri a sinistra, completo della statua raffigurante la Mamma dei Caduti, con l'ara centrale che funge anche da altare per eventuali celebrazioni religiose, ed il cippo di destra dedicato agli Alpini, soluzione che può essere definita soddisfacente.
Un'ultima annotazione riguarda il cippo dedicato ai Caduti della Benemerita, che è stato inaugurato in pompa magna con una bella cerimonia svoltasi domenica 13 novembre 2005.
Ma, non è ancora finita. Nel 2010 l'Amministrazione Comunale effettua un ulteriore intervento con il quale intende sistemare definitivamente Piazza Marcato e, conseguentemente, riposizionare il Monumento. Ancora una volta viene interpellato il Gruppo Alpini per un parere sull'assetto che dovrebbe assumere il Monumento rispetto a Piazza Marcato che viene ridisegnata. Il monumento viene quindi arretrato di una decina di metri rispetto alla posizione precedente, con una piccola modifica al piano di calpestio. Viene quindi spostato a fianco del monumento, con il quale compone ora un tutt'uno, il pennone della bandiera che si trovava prima in posizione defilata, con un risultato, si spera davvero finale, di un bel colpo d'occhio. Ed ora appare così.
Per ultimo, nel 2021, nel Centenario del Milite Ignoto, l'Amministrazione Comunale ha provveduto ad erigere un nuovo cippo, che fa da "specchio" al pennone della bandiera, nel quale è stata inserita una targa a ricordo dell'evento, inaugurata e benedetta domenica 7 novembre 2021, in occasione della commemorazione della Festa delle FF.AA. e Unità d'Italia alla quale hanno partecipato, oltre alle autorità locali, anche le Associazione Combattentistiche e d'Arma e non solo.
Questo ora l'aspetto completo del complesso monumentale di Piazza Marcato.