Benvenuti - Gruppo Alpini Crocetta del Montello

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Discorso tenuto dal Vice Presidente Nazionale Avv. Benvenuti
domenica 29 settembre 1968 in occasione della inaugurazione del
Monumento alla Mamma dei Caduti
ALLA MADRE DEI CADUTI
Un vivo plauso va, in questo cinquantenario della vittoria, a coloro che hanno avuto il devoto cordiale pensiero di dedicare un monumento "Alla Madre dei Caduti di tutte le guerre". Ed il nostro artista trevigiano Toni  Benetton, confortato dal soffio del genio, ha colto la dolorosa espressione di una Madre la quale per un grande ideale, fa dono del proprio figlio.
Pochi, forse, si soffermano a pensare all'enorme piaga che si apre nel cuore e nello spirito di una Madre che si vede orbata d'una sua creatura ancora nel fior della vita.
Ricordo i dialoghi letti fra i sepolcri nel vecchio, mai dimenticato Cimitero di Guerra di Redupiglia, così caro agli italiani, ove tema  principale era la madre, la sposa, la sorella.
"Vedo - dice il giovanetto al padre, che torna dal fronte con i segni del valore e del piombo nemico - vedo che sei stato valoroso. Ma potevi anche morire; che ne sarebbe stato di noi, della mamma?".
"Figliuolo - risponde il padre - la Grande Madre, l'Italia nostra l'avrebbe consolata".
Ora le due tombe son lì di fronte, ed il dialogo riprende:
"Perché, figliuolo hai voluto partire? Che resta ora a noi? Alla  nostra cara?".
"Papà, tu me l'hai insegnato, la Patria, l'Italia nostra, di noi  la racconsola".
La Madre.
L'ideale figura del sacrificio sopportato in silenzio, le lagrime chiuse nel cuore. Quale il sacrificio del combattente che cade nell'ardor della battaglia a confronto di quello racchiuso nel petto di una madre che non ha tomba su cui posare un fiore a ricordo della carne della propria carne?
"Questi sono i miei gioielli" - dice Ornelia, la madre dei  Gracchi, presentando i figlioletti.
E quando la Patria vi chiede il sacrificio di questi gioielli, viscere delle vostre viscere, e dovrete poi affannarvi a cercarli fra mucchi di ossa e brandelli sanguinolenti di carni straziate?
Umile e devoto, o Madre, il tuo atteggiamento, in questo monumento eretto qui, sulle falde del Montello a contatto con le sponde del sacro Piave, all'ombra del Grappa, deve ricordare a tutti gli italiani che non  invano è stato intriso di sangue questo suolo, e non invano bagnato dalle tue  lagrime e dalle lagrime di tutte le Madri dei Caduti.
Ai tuoi piedi, ancora una volta l'Italia, implora per se' e per  te: pace, pace, pace.
Avv. Benvenuti
Crocetta del Montello, 29 settembre 1968
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