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Trento, 11, 12 e 13 maggio 2018
Nella città di Cesare Battisti
Eccoci al racconto della nostra adunata nazionale di Trento, come sempre iniziata il venerdì quando, caricato tutte le nostre cose su un pulmino e un paio di auto (quest'anno siamo partiti in pochini, solo in dieci), alle otto siamo partiti alla volta di Trento per partecipare a questo grande evento alpino.
A circa metà strada (sono poco più di cento i chilometri che ci separano dalla destinazione) non poteva mancare una pur breve sosta per il rituale spuntino; non lo si fa certo per fame, ma proprio per rispettare l'antico rituale che c'impone, per quanto breve possa essere la distanza, di rifocillarci lungo la strada.
Siamo quindi ripartiti per Trento dove siamo giunti poco dopo le dieci, al nostro alloggio che il COA ci aveva assegnato presso la palestra della scuola primaria Sanzio, appunto in Piazza Sanzio, a due passi, ma davvero due, dal magnifico Castello del Buon Consiglio.
Occupata parte della palestra che dovevamo dividere con un'altro gruppo, siamo ripartiti per una immancabile visita ad una delle rinomate cantine trentine, quella di Mezzolombardo, alla quale avevamo preannunciato il nostro arrivo. Siamo stati accolti dalla gentile, simpatica (e bella!) signora Anna che ci ha offerto un paio di assaggi, molto graditi. Qualche acquisto di Teroldego, Lagrein e altro e, vista l'ora, ripartenza verso il vicino ristorante "La Cacciatora" per il pranzo.
Concluso il lauto pasto siamo tornati al nostro alloggio a Trento per un riposino prima di tuffarci nell'adunata che stava ormai entrando nel pieno degli avvenimenti, in questo pomeriggio un po' disturbati dalla pioggia.
Qui abbiamo ricevuto la gradita visita di un nostro compaesano e socio che da tantissimi anni vive a Velletri, città di cui è stato anche vicesindaco (si veda la cronaca dell'adunata di Latina), Sandro Moretti con la moglie Patrizia e un paio di amici. Dalla nostra "postazione" abbiamo potuto assistere comodamente al passaggio della sfilata della Bandiera di Guerra, scortata dalle autorità Militari e Civili oltre che da tantissimi alpini con Vessilli Sezionali e Gagliardetti.
La sera, dopo un giro per le vie trentine ci ha visti portarci verso il centro dove abbiano anche trovato un locale per consumare la cena in compagnia degli amici di Velletri. La serata si è poi conclusa con qualche canto e brindisi nei pressi di "casa" in piazza Sanzio, prima di coricarci per il riposo notturno reso peraltro acquanto difficoltoso dall'esuberanza della comitiva che nel frattempo era giunta ad occupare la restante parte della palestra.
Sabato mattina, dopo aver fatto colazione nei bar vicini, propendiamo per una visita al Doss Trent e al Museo degli Alpini nei cui presso arriviamo con un comodamente in autobus, che però troviamo chiuso per i lavori di ampliamento. Appurato che il Museo, seppure in spazi molto ridotti, è stato trasferito, decidiamo di visitarlo ugualmente. Dopo la visita di incamminiamo verso il centro della Città per una visita al Duono e alla sua piazza, dopo di che, ormai trascorsa la mattinata, ci avviamo verso il Castello nelle cui vicinanze abbiamo individuato un ristorantino dove abbiamo prenotato per il pranzo che troviamo piuttosto buono ed ad un prezzo accessibilissimo, ma troviamo anche, soprattutto una simpatica compagnia che ci sostiene in alcuni canti.
Il sabato pomeriggio, dopo il riposo doverosamente seguito al lauto pranzo allo scopo di recuperare le forze necessarie a tirare notte, ci siamo inoltrati nel centro che cominciava ad essere gremito di gente, non solo alpini. In Piazza Duomo, dopo aver assistito ad una breve esibizione di un coro, visita al Duomo, necessariamente veloce considerato il notevole numero di persone in coda. La serata è stata dedicata ai concerti dei Cori nelle varie chiese cittadine che hanno visto esibirsi, tra gli altri, il Coro ANA Montello. Più tardi ci siamo riuniti anche per l'incontro con la comitiva di amici che, come consuetudine, aveva organizzato la trasferta a Trento in modo diverso, e assieme c'è stato qualche canto e, ovviamente, gli immancabili brindisi prima di lasciarci ognuno con destinazione i propri alloggi per il riposo notturno in attesa della sfilata di domani.
Siamo così giunti alla domenica mattina; lo sfilamento della nostra Sezione è previsto a metà pomeriggio, per cui abbiamo tutto il tempo di organizzare la mattinata tra la colazione, l'assistere un po' alla sfilata che transita proprio vicino al Castello e alla scuola dove siamo alloggiati e il pranzo. Veniamo raggiunti anche dalla nostra Sindaca, Marianella Tormena che è salita a Trento per partecipare anche lei alla sfilata alla quale in questi anni si è affezionata; assieme a lei un paio di amici del Gruppo di Nogarè e tutti assieme approfittiamo per un brindisi in un vicino bar, prima di lasciarci dopo le rituali foto ricordo.
Intanto arriva mezzogiorno e ci trasferiamo nel vicino ristorantino dove ci siamo trovati tanto bene il giorno precedente, per il pranzo. Infine un brevissimo riposo e la smobilitazione della palestra per essere pronti, al termine della sfilata, a ripartire verso casa.
Ed eccoci infine pronti per la sfilata. Raggiungiamo il luogo di ammassamento con una passeggiata piuttosto lunga, ma ci arriviamo con sufficiente anticipo e, nell'attesa, arriva perfino un po' di pioggerellina che, ricordando Pordenone, aveva fatto temere il peggio che, fortunatamente, non arriva e il tempo migliora.
Nell'attesa incontri, chiacchere, saluti, abbracci e foto ricordo come consuetudine. Anche a Trento non può mancare un po' di ritardo, anche se, va detto, è tutto sommato contenuto. Ed ecco, si parte! Le fanfare ci danno il passo e noi marciamo, fieri di essere presenti anche a questa ennesima adunata. Il percorso ci sembra un po' più lungo del solito e sicuramente molto tortuoso, ma certamente questo non ci ferma, passo dopo passo, transitiamo di fronte alla gremitissima tribuna d'onore e, finalmente, alla zona di scioglimento. L'ultimo tratto fino alla vicina scuola che ci ha ospitato; tutto è pronto, aspettiamo che tutti tornino alla "base" sorseggiando una meritata birra e poi, un po' stanchi, ma molto soddisfatti ripartiamo verso casa con il pensiero alla prossima adunata, a Milano, che, per il momento, ci trova un po' perplessi. Si vedrà...