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Bolzano, 1, 12 e 13 maggio 2012
GRANDE ADUNATA, SUPERIORE AD
OGNI PIU' OTTIMISTICA ASPETTATIVA
Va detto, con sincerità, che molti alpini, non solo del nostro Gruppo, si erano avvicinati a questa 85° adunata nazionale con qualche preoccupazione dovuta alla possibilità, per lo più paventata dalla stampa, che potesse verificarsi qualche episodio di cattiva accoglienza legato a fatti di ormai tantissimi anni fa ma che una parte degli abitanti di quei luoghi ancora stenta ad accettare.
Be', dobbiamo dirlo, gridarlo forte: l'accoglienza, superiore e migliore ad ogni più ottimistica previsione ed aspettativa, che abbiamo avuto a Bolzano e dintorni ci ha davvero stupito e meravigliato per la disponibilità, la cortesia e la collaborazione di tutte le persone con le quali abbiamo avuto contatti e, per quanto riguarda almeno la nostra esperienza, non solo di quella parte che viene definita italiana (secondo noi, ad di la delle opinioni di ciascuno, sono tutti italiani, senza distinzioni).
Gli Alpini hanno conquistato, in senso di simpatia, allegria e festosità, l'Alto Adige e pertanto dobbiamo a quelle genti un grande, grandissimo GRAZIE per aver vissuto con noi, per noi, come noi, i giorni della grande adunata nazionale di Bolzano. GRAZIE!
Fatta questa doverosa premessa, non ci resta altro da fare, come sempre, che raccontare la nostra adunata, il viaggio, il soggiorno, le meravigliose persone incontrate e con le quali in alcuni casi è nata un'amicizia.
L'alloggio del nostro gruppo, composto da ventisei persone, delle quali quattro donne, era situato nella bella palestra del Comune di Bronzolo, che abbiamo diviso con gli amici del Gruppo Alpini di Flaibano (UD), arrivati sul posto in ritardo a causa di un imprevisto guasto meccanico.
Ci siamo come sempre ritrovati in baita, alle sette del mattino, per caricare tutto il necessario al nostro soggiorno e per i nostri pasti, e un po' prima delle otto siamo partiti con alla guida del pullman il solito Lino Favaretto che da anni ormai ci porta alle adunate.
Pur non essendo la nostra destinazione molto lontana, non è nostra abitudine arrivarci tutto d'un fiato e si rende necessaria una sosta ristoratrice. Per l'occasione il nostro punto tappa stavolta è situato a San Michele all'Adige, nel parcheggio della grande cantina sociale dove abbiamo modo di comprare qualche ottima bottiglia di Teroldego, qualcuna delle quali finisce subito ad accompagnare il rituale spuntino dopo il quale, rallegrato lo spirito, si parte con i primi canti.
Si riparte quindi per Bronzolo, distante ormai pochissime decine di chilometri e ci arriviamo in un batter d'occhio. Parcheggiamo nel cortile della palestra e, mentre scarichiamo, quello che poi sarò il nostro angelo custode, Giulio, ci fa presente che non sarebbe consentito, diversamente da quanto ci era stato comunicato dalla persona che con aveva tenuto i contatti, fare cucina.
La cosa ci stupisce molto ma poco dopo interviene con la sua autorità, il sindaco in persona, Benedetto Zito, accompagnato da un bonario comandante la locale stazione carabinieri.
Ci rasserena un po' il fatto che il sindaco porta il cappello alpino: di solito tra di noi si riesce sempre a sistemare le cose in senso positivo, e così è anche stavolta. Dopo le spiegazioni e le assicurazioni del caso, il Sindaco ci autorizza, previe le raccomandazioni di rito, ad allestire la cucina e così viene subito fatto.
Già che ci sono, al sindaco e al comandante della stazione CC diamo subito in omaggio il libro che racconta la nostra storia, il gagliardetto del gruppo e la tavoletta con la Preghiera dell'Alpino.
Da questo momento i rapporti tra l'autorità e noi diventano come il ghiaccio vicino ad una fonte di calore, si sciolgono. E così al termine del rancio di mezzogiorno al momento di festeggiare il compleanno (del giorno prima) di Alfiero, che ha offerto due ottime torte locali, ci sono anche il Sindaco, Giulio e la sua signora e un pario di rappresentanti dell'arma. Si aggiunge poi la simpaticissima Paola, che passando da quelle parti non può non cedere al nostro invito ad unirsi a noi, ed infine alcuni bambini che ci danno una mano a finire la torta.
Il pomeriggio, dopo un breve riposo, vede una parte del gruppo partire in treno per Bolzano, mentre alcuni altri rimangono a Bronzolo dove assistono alla Messa accompagnata dal Coro CAI-ANA di Cinisello Balsamo che poi la sera eseguirà un concerto nel teatro comunale, assieme alla locale Corale San Leonardo.
Dopo il rancio serale il gruppo si porta presso la "Pinara", una sorta di teatro all'aperto coperto da una tensostruttura molto bella, luogo dove la comunità locale si riunisce per le sue feste, dove si tiene un concerto dell'Orchestra Musikkapelle di Bronzolo, durante la quale si verifica una simpatica e spontanea "collaborazione": l'orchestra esegue un paio di pezzi, poi si ferma per una pausa che viene immediatamente riempita dai canti del nostro "coro"; il tutto tra l'entusiasmo e gli applausi di tutti i presenti, tra i quali diversi alpini di altri gruppi alloggiati a Bronzolo, qualcuno dei quali si unisce a noi. Il momento è anche quello di familiarizzare un po' con qualche bella signora locale che si presta simpaticamente.
L'orchestra però ad un certo punto termina il suo programma, mentre il nostro coro prosegue ad oltranza fino alla mezzanotte... poi tutti in branda.
Nella mattinata di sabato, dopo un'abbondante prima colazione, il grosso del gruppo si trasferisce in treno a Bolzano dove, tra canti e brindisi, incontra anche il Presidente Nazionale Corrado Perona che si rende simpaticamente disponibile per una foto ricordo, poi si continua il giro della città con tappa in un locale dove tra una birra e l'altra continuano i canti. Ma è ora di tornare a Bronzolo per il rancio, e allora ci si porta alla stazione dove abbiamo il piacere di un'altro gradito incontro: con Mario Pollastri, Capogruppo di Rauscedo al tempo in cui venne stretto il gemellaggio che dal 1982 lega i nostri due gruppi. Altra foto ricordo e via in treno. Arrivati a "casa", in attesa di rancio avviene un simpatico scambio di conoscenza e di gagliardetti con gli amici del Gruppo di Flaibano (UD), alloggiati nella nostra medesima palestra; tra alpini l'intesa è immediata, e l'incontro termina con il rituale brindisi.
Il pomeriggio, dopo il rancio consumato alla Pinara, una buona parte del gruppo riparte alla volta di Bolzano per continuare la festa, mentre altri preferiscono schiacciare un pisolino in attesa della serata che ci vedrà, dopo il concerto presso il locale teatro del Coro CAI-ANA di Cinisello Balsamo e della Corale San Leonardo di Bronzolo, di nuovo alla Pinara per il concerto della fanfara alpina "Star of Alps" di Villanova (BS), al termine del quale, dopo alcuni canti, finiremo la serata.
E' domenica, il fatidico giorno della sfilata che, stavolta, ci vedrà impegnati piuttosto tardi, per cui abbiamo tutta la mattina da trascorrere in paese tra una passeggiata, una partita a carte e la preparazione del rancio, dopo il quale smobiliteremo per essere pronti a tornare a casa.
Verso le undici abbiamo però il piacere di ricevere, assieme agli amici di Flaibano, guidati da Davide, il Vicecapogruppo, la preannunciata visita "ufficiale" del Sindaco Benedetto Zito che ha così anche la possibilità di incontrare i colleghi di Flaibano Stefano Fabbro e di Crocetta del Montello Eugenio Mazzocato che accompagnano i nostri Gruppi. Scambio di saluti, consegna da parte del Sindaco Zito di una targa ricordo ai colleghi, scambio di gagliardetti con il Gruppo di Bronzolo, consegna da parte degli amici di Flaibano di gustose "Gubane" (dolce tipico friulano) con invito a partecipare ai festeggiamenti per l'80° del Gruppo a Flaibano il 17 giugno.
Si chiude, manco a dirlo, a suon di bottiglie di prosecco tanto gradito a tutti tanto che il buon Roberto, pur con entrambe le mani occupate, riesce anche a bere...
Infine il rancio, dopo il quale si procede a smantellare e sgomberare sia l'interno che l'esterno della palestra caricando tutto sul pullman.
Non ci resta quindi che partire, stavolta con l'autobus (ma era meglio il treno!), per Bolzano, per partecipare alla sfilata. Arriviamo all'ammassamento dopo un lungo giro in autobus e appena scesi, alle prese con una birra per rinfrescarci, incontriamo il Presidente sezionale Raffaele Panno assieme al consigliere sezionale Anselmo Mellucci; uno scambio di saluti e via a prepararci. Nell'attesa c'è il tempo per qualche foto ricordo con il "nostro" alfiere Sergio, con il Sindaco e tutto il gruppetto.
Arriva infine il momento di partire, e qui, come sempre, le parole sono sprecate. La sfilata è l'adunata, ci si viene per quello. la soddisfazione, il piacere di parteciparvi non può essere spiegato, va vissuto.
Sfiliamo comunque tra due ali di folla che ci accompagnano lungo tutto il percorso tra applausi e incoraggiamenti, due lunghissime ali di folla che fanno sparire, dimenticare tutti i timori e le preoccupazioni che da più parti erano stati espressi: a Bolzano abbiamo vissuto una grande adunata, con una grande sfilata con una grandissima partecipazione della popolazione locale, alla quale non ci rimane che dire GRAZIE!
Terminiamo visibilmente soddisfatti la nostra sfilata e dopo aver fatto alcune foto ricordo con tutti i partecipanti del Gruppo, ripristiniamo l'equilibrio idrico con un brindisi e torniamo alla stazione per prendere il treno per Bronzolo per l'ultima volta. In stazione ci attende Lino con il pullman, ma prima di partire non possiamo non fare l'ultima visita alla simpatica Margaret al bar dell'Hotel Stampfer che ci ha più volte ospitato in questi tre giorni con tanta disponibilità ed allegria. L'ultimo brindisi, la consegna a Margaret del nostro ricordo (il libro, il gagliardetto e la preghiera) e infine si parte. Anche l'adunata nazionale di Bolzano passa ai nostri archivi storici come un momento da ricordare.
Cominciamo ad aspettare... Piacenza.