2011 - Gruppo Alpini Crocetta del Montello

- Sezione di Treviso -
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Torino, 13, 14, 15 e 16 maggio 2011
L'adunata del 150° dell'Unità d'Italia
Il nostro "pellegrinaggio" a Torino per l'Adunata Nazionale era stato preceduto da un sopralluogo, eseguito nel luglio 2010, quando eravamo stati a visitare quello che sarebbe stato il nostro alloggio per l'occasione, la Palestra Punto Sport, che alla prova dei fatti si è dimostrata perfettamente adatta alle nostre necessità.
Fatta questa breve premessa, veniamo quindi alla nostra partecipazione all'84a Adunata Nazionale degli Alpini. Tutto pronto e organizzato a puntino, si parte quindi venerdì 13 maggio alla volta di Torino. Alle sette del mattino è tutto pronto: arriva il pullman che carichiamo di quanto necessario sia per i nostri spuntini lungo il tragitto che per dormire nella palestra. Non abbiamo stavolta al seguito l'occorrente per i ranci per il fatto che nella palestra non c'è lo spazio adatto e abbiamo scelto di consumare i pasti in un locale vicino al nostro alloggio, con il quale ci siamo per così dire, "convenzionati".
Il viaggio giunge a termine nelle prime ore del pomeriggio, dopo due comode soste lungo il tragitto per un primo spuntino "leggero" verso le nove, nel veronese, e uno più sostanzioso verso mezzogiorno quando siamo ormai nei pressi della nostra mèta.
Al nostro arrivo troviamo la nostra "padrona di casa", Angelica, ad attenderci per darci tutte le indicazioni per la nostra sistemazione, l'uso dei servizi e quant'altro ci servirà durante la nostra permanenza, dopodichè passati alla "Caffetteria da Zia Lidia", che sarà il nostro punto di ristoro, per confermare il nostro arrivo, si parte per il primo approccio con la città; il centro è abbastanza lontano, ma il tragitto in autobus, seppure lunghino, è molto comodo. Per le 19,30, come concordato, il rientro per la cena preparata dalla simpatica Laura, conduttrice e cuoca della "Caffetteria...". La serata si conclude con qualche passeggiata, l'immancabile partita a carte e qualche canto.
Sabato mattina, come sempre di buon'ora, sveglia e preparativi per l'invasione della città. Da Zia Lidia non è ancora aperto per la colazione, e nell'attesa si fanno due passi, si va a prendere il giornale aspettando che tutti siano pronti e partire in gruppo. Riempiamo quasi l'autobus e nel lungo tragitto abbiamo anche il tempo di qualche battuta con alcuni torinesi e, guarda caso, troviamo proprio una signora di San Donà di Piave, un'altra trevisana, poi una simpatica vigilessa, fuori servizio, che scende con noi e ci "scorta" verso Piazza Castello dove, dopo un brindisi in un bar, ci lasciamo.
Ed ecco il centro della città di Torino che si apre davanti a noi: Piazza Castello, Piazza San Carlo, i Giardini Reali, la Mole Antonelliana e tanti altri luoghi che meriterebbero di essere visitati con maggiore tempo a disposizione; ma ci accontentiamo.
In Piazza Castello, poi, ci sono anche i preparativi del Giro d'Italia che prenderà il via da qui proprio oggi, ed a causa di ciò, nel pomeriggio non mancheranno alcuni disagi per attraversare la città, ma va bene anche così. Il pomeriggio passa quindi tra la tappa del Giro, le visite ai vari luoghi del centro cittadino, canti, brindisi, incontri con nuovi e vecchi amici, come sempre accade. Poi il rientro che, per alcuni, avviene a notte fonda.
Ma domenica, anche chi ha fatto le ore piccole, è pronto per il gran giorno della sfilata. Dopo la colazione ci si avvia verso l'ammassamento, chi a piedi, chi con l'autobus, ma nessuno vuol perderla. Le donne che ci accompagnano, la sfilata la vedranno, almeno fino al nostro passaggio.
Giungiamo all'ammassamento con buon anticipo sull'orario consapevoli che, come sempre accade, l'attesa per la partenza sarà piuttosto lunga. Ci organizziamo un po', trovando posto in uno degli stand enogastronomici presenti sul luogo, dove approfittiamo anche per un brindisi in compagnia anche del Presidente della Sezione, Luigi Casagrande, che come sempre viene a trovarci e scambiare due parole. L'attesa passa anche con qualche canto, finché, finalmente, cominciamo a muoverci; è il momento di affrontare anche questa sfilata con il solito spirito, felici di essere presenti, orgogliosi di sfilare davanti al palco d'onore dove si sono le autorità, ma soprattutto davanti alle decine, centinaia di migliaia di persone, giunte da tutta Italia oltre che di Torino, che applaudono dall'inizio alla fine (ben dodici ore durerà la sfilata), fino a spellarsi le mani. Si "marcia" inquadrati quanto meglio possibile, e applaudiamo a nostra volta il pubblico che gremisce le transenne lungo tutto il percorso.
Ma, per quanto sia lunga, la sfilata termina sempre troppo presto, ed eccoci riuniti in un bar per un brindisi, di nuovo a cantare in mezzo alla gente che scatta fotografie. Il bravo Lino ci aspetta però di là del ponte sul Po per riportarci alla palestra che è il nostro alloggio; ci arriviamo in breve tempo e, in attesa della cena ne approfittiamo per una doccia e un riposino, che non guasta mai.
La serata prevede la cena in un ristorante torinese che alcuni della compagnia hanno avuto modo di visitare la sera precedente e del quale dicono molto bene. Vista la distanza da dove ci troviamo (nella parte opposta della città), ci andiamo in pullman. Il ristorante è bello, caldo, tranquillo; il menù è buono, come pure il servizio. Il prezzo è, ovviamente, commisurato...
Anche la cena è finita; torniamo al nostro alloggio per passare l'ultima notte a Torino. Lunedì mattina, alle otto, si parte per il viaggio di ritorno che prevede un passaggio per Parma, per una visita ai nostri amici fornitori di parmigiano che ci aspettano per un robusto spuntino a mezzogiorno, a base di parmigiano, appunto, prosciutto crudo e salame di Felino. Noi ci mettiamo il vino. E dopo aver fatto rifornimento di svariati chili di buon parmigiano, riprendiamo il viaggio verso casa stanchi, ma felici di aver partecipato anche a questa edizione della nostra adunata nazionale. In attesa di Bolzano.
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