02/03/2013

 

La Casa degli Alpini

 

Oreste Candon lavora al tetto1

Nei Comuni del Friuli colpiti dal tremendo terremoto del 1976, che causò circa mille vittime, man mano che la ricostruzione avanzava le famiglie ritornavano ad abitare le case prima abbandonate e via via si liberavano i prefabbricati fino a quel momento utilizzati.

Alcuni di quei Comuni, in accordo con la Protezione Civile e l'A.N.A., decisero di assegnarne un certo numero ai Gruppi alpini che avevano partecipato alla ricostruzione che ne avessero fatto richiesta, per adibirli a loro Sedi. Anche il nostro Gruppo, che partecipò al Cantiere di lavoro di Pianzano, ne chiese e ne ottenne uno dal Comune di Buia, fino ad allora utilizzato dalla famiglia Ursella in località (o via) Sottocostola, che aveva potuto finalmente rientrare nella propria casa.

Fù cosi che il 21 luglio 1984, sabato, un drappello di uomini composto da Carlo Antiga, Guerrino Baù, Daniele Campagnola, Luciano De Bortoli, Lino Faganello, Arnaldo Furlan, Mariano Gatto, Giovanni Mattiello, Silvio Noal e Andrea Scandiuzzi (quest'ultimo aveva già fatto un sopralluogo sul posto), si recò a Buia e smontò, pezzo per pezzo, chiodo per chiodo (ma quanti erano!) il prefabbricato che ci era stato assegnato.

Qualche giorno dopo (martedì 31 luglio) un secondo gruppo, del quale facevano parte Giorgio Baiocco, Guerrino Baù, Felice Bedin, Luigi Cescato, Loris Frada, Diego Morandin e Primo Polegato, tornò a Buia con un autocarro e lo portò a casa, dove erano ad attenderli Carlo Antiga, Ferdinando Bolzonello, Lino Faganello, Mariano Gatto e Giovanni Piva per aiutarli nelle operazioni di scarico.

Successivamente, a seguito del dibattito apertosi in seno al Gruppo sulla costruzione della nostra Casa degli Alpini, l’idea del prefabbricato venne ad un certo punto, anche se con decisione sofferta per ciò che il prefabbricato medesimo rappresentava, abbandonata e si optò, alla fine, per un edificio in cemento armato e mattoni. La casetta in legno fu ceduta ad un privato, ed il (modesto) contributo che questi versò in cambio andò a sommarsi ai fondi (per la verità non molti) fino a quel momento in cassa.

Ma bisognava anche individuare il terreno ove erigere il fabbricato, cosa non facilissima dovendo, a causa dell'esistenza di tre Gruppi (nel frattempo si era costituito anche quello di Nogarè), rimanere nell’ambito della frazione di Crocetta. Il problema si risolse grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale,  Sindaco il Dr. Claudio Bianchin, intervenuta presso l’allora Consorzio Provinciale per la Formazione Professionale, del quale facevano parte l'Amministrazione Provinciale di Treviso e i Comuni di Cornuda, Pederobba, Vidor e Crocetta del Montello, che concesse in comodato gratuito l’area ove sorge la Casa degli Alpini.

I lavori, a dire il vero, sono andati avanti un poco a rilento, ma sono stati effettuati senza alcun importante sostegno esterno, se si eccettua qualche piccolo contributo o donazione di alcuni materiali, con le sole forze dei Soci del Gruppo, i quali hanno autofinanziato l’acquisto dei materiali, mentre la manodopera è stata per buona parte volontaria.

E’ con tanti ranci (all’Isola dei Morti, sul Monfenera, presso la Tenuta Vanetti sul Montello), gite, "veglie verdi", cenoni di capodanno e tante altre simpatiche (e faticose) occasioni e grazie al lavoro dei soliti noti, che è stato raccolto il denaro  necessario.

E così, pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone, muro dopo muro questo nostro sogno ha preso corpo ed oggi possiamo essere orgogliosi del risultato raggiunto, per il quale dobbiamo gratitudine a quei Soci che nel cantiere hanno passato molte delle loro ore e giornate libere e a quanti hanno contribuito sia con offerte in denaro che con la donazione di materiali, come pure dal punto di vista tecnico-amministrativo.

E’ un compito arduo e corriamo il rischio di dimenticarne qualcuno, con il quale fin d’ora ci scusiamo, ma vorremmo qui ricordarli tutti, a futura memoria, anche perché qualcuno di loro già non è più tra noi, ringraziandoli chi per il lavoro svolto manualmente, chi, Soci o non Soci, per un contributo o per aver in altro modo sostenuto l’opera. Eccoli:

Carlo Antiga, Silvio Antiga, Guerrino Bau’, Felice Bedin, Sergio Bigarella. Bruno Binotto 1936, Ferdinando Bolzonello, Renato Bolzonello, Dino Bonora, Giuseppe Bonora, Roberto Bonora, Tarcisio Buziol, Gabriele Calabretto, Daniele Campagnola, Oreste Candon, Bruno Canova, Mario Canova, Luca Cavasin, Elvio Cervi, Milo Cervi, Agostino Cinel, Lino Cinel (anche per il Milan Club Crocetta che ha offerto un contributo per l'acquisto dell'aquila bronzea), Guerrino Cinel, Eugenio D’Ambroso, Giovanni Dal Zotto 1931, Giovanni Dal Zotto 1938, Sergio Dalla Lana, Gianni De Bortoli, Luciano De Bortoli, Redenzio De Faveri, Maurizio Fabretto, Lino Faganello, Loris Frada, Arnaldo Furlan, Alberto Gallina, Fabio Gatto, Mariano Gatto, Francesco Geronazzo, Gianmarco Golfetto, Silvestro Grotto, Raffaele Innocente, Giuseppe Malosso, Mario Malosso, Roberto Marta, Giovanni Mattiello, Francesco Mondin, Arrigo Nicoletti, Armando Noal, Silvio Noal, Mirco Piccolo, Gianni Piva, Giovanni Piva, Ferdinando ch. Benito) Polegato, Primo Polegato, Loris Roccon, Andrea Scandiuzzi e Giacomo (ch. Franco) Stolfi.

Nota: I nomi in corsivo sono degli Alpini e amici "Andati  Avanti"

La nostra riconoscenza anche al Dr. Claudio Bianchin, Sindaco del tempo, che individuò il terreno ove sorge la Casa e si adoperò perché lo avessimo in concessione, a Giancarlo Fritz, Sindaco dell'inaugurazione, all'Ing. Giampaolo Pilati di Cornuda e all'Arch. Mario Ligabue di Crocetta per la progettazione, direzione dei lavori e collaudo ed a quanti altri hanno dato il loro contributo.

A tutti essi va la riconoscenza di tutti gli Alpini e Amici degli Alpini del nostro Gruppo per la generosità, la capacità, la passione, la disponibilità ed anche la competenza dimostrate anche in questa occasione.

Silvestro Grotto controlla i materiali edili2
La "casa" al grezzo3
Loris Roccon e Mariano Gatto sul tetto4
L'entrata principale5
L'entrata principale6
Vista sud-sud est7
L'interno della Casa con la "farmacia"8
Il salone principale9
Il mosaico che orna la Casa10
Il cippo dell'inaugurazione con l'aquila in bronzo11
La maestosa aquila in bronzo sul cippo12

1, 2, 3 e 4: Alcuni momenti dei lavori di costruzione

5, 6, e 7: La casa degli Alpini vista dall'esterno

8 e 8: L'interno della Casa degli Alpini

10: Lo stemma dell'Associazione realizzato in uno splendido mosaico da Silvio Antiga

11 e 12: Il Cippo con la lapide in Onore dei Caduti e la maestosa aquila in bronzo che la sovrasta.

E per chi vuol venirci a trovare, la nostra Casa è aperta con questi orari:

- tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle ore 12.15

- tutti i giovedì feriali dalle ore 19.30 circa. L'orario di chiusura potrà variare a seconda delle... visite.

E, nel 2007, i lavori di ampliamento per la costruzione di una cucina servizi al piano terra...

Sommario L'ampliamento