Preghiera di un soldato russo

 

Si chiamava Aleksandr Zacepa ed era un oscuro soldato dell'Armata Rossa. Fu colpito a morte da una granata durante la seconda guerra mondiale. Quando i commilitoni riuscirono a recuperare il suo cadavere trovarono nella giubba un foglio sul quale era scritta una preghiera, scarabocchiata velocemente poco prima di andare incontro alla morte.

 

Nell'ora della paura e della morte

 

Ascolta, Dio! Nella mia vita non ho mai parlato con te:

fin da piccolo mi hanno detto che tu non esisti

e io, stupido, ci ho vreduto.

Non ho mai contemplato le tue opere.

Ma questa notte, dal cratere di una granata,

ho guardato il cielo sopra di me.

 

Affascinato dal suo scintillare,

a un tratto ho capito l'inganno.

Non so, o Dio, se mi darai la tua mano,

ma io ti parlerò e tu mi capitai.

In mezzo a questo spaventoso inferno mi è apparsa la luceùe io ho scorto te!

Sono felice perchè ti ho conosciuto.

 

A mezzanotte dobbiamo attaccare,

ma non ho paura perchè tu mi guardi.

E' il segnale! Me ne devo andare.

Può darsi che questa notte venga a bussare da te.

Anche se finora non sono stato tuo amico, quando verro,

mi permetterai di entrare?

Ora la morte non mi fa più paura.