La baita |
1943, parole e musica di Masino Anghilante
Questo canto è stato pubblicato nel 1985, nel libro "Ciaminà e pensà", ed è divenuto molto popolare in tutte le valli del cuneense. Masino (Tommaso) Anghilante è nato a Sampeyre (in Val Varaita, Cuneo), nel 1921 e qui ha abitato fino al 1957, quando si è trasferito a Cuneo per motivi di lavoro. La sua professione, svolta con grande dedizione e professionalità, è stata quella del macellaio, tramandatagli dal padre Tumalin d'Angel e dal nonno, ma la sua vera e unica passione è la musica e la cultura provenzale e piemontese, ottenendo molti e prestigiosi riconoscimenti. A 86 anni, continua ad animare le feste del Centro d'Incontro della Parrocchia del Sacro Cuore di Cuneo, cantando e suonando il mandolino, accompagnato da un gruppo di amici pensionati. |
Quando al calore di maggio la neve di scioglie, il bel verde riappar, le pecorelle risalgono il monte, lasciando il tepor delll'ovil, l'amor dei monti ti spinga a tornare, rivieni a godere il ben sol, in Val Varaita, lassù nella baita, tra il fresco profumo dei fior.
Lassù, non ti scordar, tra fior, fra tanti fior, c'è sempre la tua baita, in Val Varaita il cuor, per te le campanelle del gregge suoneran, celeste melodia di pace e serenità.
Salendo in alto col cuore contento, già l'alba rischiara il camminm, il ruscelletto che scende scrosciando rispecchia l'azzurro del ciel, il venticello che spira tra i pini è un canto più amato, più bel, l'amata baita ti attende, lassù in Val Varaita tu devi tornar.
Lassù, non ti scordar, tra fior, fra tanti fior, c'è sempre la tua baita, in Val Varaita il cuor, per te le campanelle del gregge suoneran, celeste melodia di pace e serenità. |