E la nave s'accosta pian piano |
Canto degli Alpini che presero parte alla guerra italo-turca in Libia, con 10 battaglioni (tra i quali il "Saluzzo" e il "Mondovì") e 13 batterie da montagna. I soldati italiani sbarcarono a Tripoli nel mese di ottobre del 1911, e la guerra si concluse con la vittoria dell'Itaia nell'ottobre del 1912. In questo canto, gli Alpini cedettero per una volta ad una venatura di trionfalismo nei confronti delle truppe turche, anche se nell'insieme prevale il tono nostalgico del ricordo della morosa e della mamma, con il dolore per i compagni morti in combattimento. |
E la nave s’accosta pian, piano, salutando: Italia sei bella, nel vederti mi sembri una stella, oh morosa ti debbo lasciar.
E difatti si videro spuntare, le nostre trombe si misero a suonare, le nostre penne al vento volavano, tra la bufera e il rombo dei cannon.
Sulle dune coperte di sabbia, i nostri alpini, oh Italia, morivano, ma nelle veglie ancor ti sognavano, con la morosa, la mamma nel cuor.
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