"Fortunata" soltanto per modo di dire... E' stata senz'altro una bella
adunata, molto partecipata, allegra, gioiosa, tantissimi gli alpini e
non presenti nei tre giorni, alla sfilata e dietro le transenne. Ma non
dimenticheremo il trattamento riservatoci a Giove pluvio, che al momento
di sfilare ha letteralmente aperto sopra di noi le cateratte. Buio
pesto, pioggia, grandine, fulmini. Ci ha risparmiato soltanto la tromba
d'aria! E così ci siamo ritrovati al termine della sfilata inzuppati,
bagnati fradici, ma contenti di essere stati presenti anche stavolta,
con qualcosa in più e diverso dal solito da raccontare. Il "fortunata"
sta' tutto qui.
Ma, come sempre, vediamo un po' di cronaca e qualche immagine. |
Partenza, come previsto attorno alle otto del
mattino; dovendo percorrere circa 65 chilometri è bene prendersi tutto
il tempo necessario, parte del quale è poi stato portato via da un paio
di fermate impreviste per la sistemazione del carico che era stato messo
sul camioncino, messo come sempre generosamente a disposizione da
Luciano, con una certa fretta, per cui si rischiava di seminarlo...
Poi serviva il tempo per uno spuntino... Tutti quei chilometri senza
rifornimenti (non ai mezzi...) era difficile farli. Fatto lo spuntino,
ecco quindi il nostro arrivo a Pordenone, dove, pur con qualche
incomprensione con gli addetti, rapidamente chiarita, abbiamo occupato
la porzione degli alloggi e del piazzale assegnatici sia per i posti
branda che per il gazebo-refettorio-cucina.
Ci siamo messi subito al lavoro, chi per preparare
il rancio di mezzogiorno, chi invece, come Anna, nella pubbliche
relazioni che l'anno portata a stringere immediatamente rapporti di
amicizia e simpatia con i vicini di posteggio della Sezione di Trento.
Il venerdì pomeriggio ci ha poi visti molto "impegnati" in Piazza XX
settembre, dove, individuato il gazebo della Cantina sociale di
Rauscedo, e incontrati anche alcuni dei nostri gemelli di quel Gruppo,
ci siamo dilungati in molti canti che hanno attirato l'attenzione di
molti, alpini e non e durante di quali abbiamo anche fatto dei piacevoli
incontri. La serata si è conclusa con la cena in un ristorante ed a
seguire alcuni canti nei pressi del nostro alloggio.
Il sabato è stata una giornata molto
impegnativa... Andrea, il Capogruppo, si è recato a San Daniele del
Friuli, dove ha trascorso gran parte dei suoi mesi di leva, per
incontrare alcuni vecchi commilitoni con i quali non si vedeva dal
congedo del lontano 1971, mentre a Pordenone arrivava anche Alfiero che
non mancava di festeggiare in modo conveniente il suo compleanno. Serata
al concerto di alcuni cori nella zona Fiera e rancio serale in un
capannone sempre in Fiera dove si è anche cantato e ballato fino a tarda
ora.
Domenica, il grande giorno della sfilata. Ci
raggiungono altri amici per il rancio, con i quali facciamo poi una
bella foto ricordo; simpatico momento che passiamo tutti assieme
con qualche immancabile canto. Sopra le nostre teste volano le Frecce
Tricolori per onorare la nostra Adunata Nazionale e poi, pian piano
ignari di cosa ci capiterà più tardi, ci avviamo allegramente verso
l'ammassamento.
Fa parte della comitiva anche Giulio, artigliere
da Montagna in servizio militare come volontario, che è
accompagnato anche da mamma Luciana e da Nonna Dina. Il gruppo, tutti
con camicia d'ordinanza tranne il Capogruppo che quale Consigliere
Sezionale sfilerà con l'abbigliamento d'obbligo, si avvia verso la zona
assegnata alla sezione trevigiana per l'ammassamento.
Giunti sul posto che come sempre tempo per qualche
foto ricordo, anche con il Sindaco che ci ha raggiunti per la sfilata,
ma nel frattempo... il tempo... ci manda un monito. Il cielo si oscura e
alla fine arriva uno scroscio. Chi può cerca riparo in qualche androne,
qualcuno apre un ombrello, altri vestono delle mantelline, altri, come
la Fanfara di Maser, rimane "impassibile" al suo posto e ci gratifica di
qualche sonata in attesa di tempi migliori.
Una schiarita, sembra migliorare, ed è il nostro momento di incamminarci
lungo il percorso della sfilata.
Ma si riannuvola rapidamente; il cielo diventa sempre più nero, più buio
e alla fine, la versione alpina del diluvio universale. La pioggia e la
grandine che ci sono venute addosso le ricorderemo per un bel pezzo, ma
pochi, pochissimo sono stati quelli che hanno lasciato il loro posto
nella sfilata ed anno invece continuato il loro cammino tra due al di
folla, anch'essa immobile sotto il fortunale ad applaudirci.
Il finale, oseremmo dire, è stato epico. Lo ricorderemo per un bel
pezzo, ma sempre e comunque con l'orgoglio di poter dire... "c'ero
anch'io!"
Arrivederci a L'Aquila
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Breve descrizione delle foto
1. Crocetta-Pordenone, 60 km che non si possono fare senza uno spuntino
lungo la strada
2. E' già ora di preparare il primo rancio
3. Anna fraternizza con i vicini di posteggio, di Trento
4. Piazza XX settembre con i canti
5. Incontri sconosciuti in Piazza XX settembre
6. Incontri conosciuti, sempre in Piazza XX settembre
7. Sabato, a San Daniele, Andrea incontra alcuni vecchi commilitoni (dal
1971...!)
8. Il riposo del guerriero Mirco
9. La nostra "camerata"
10. Ogni allusione è puramente casuale e fuori luogo...
11. e 12. L'espressione "stanca" di Alfiero dopo la festa per il suo
compleanno...
13. ...per il quale ha offerto la torta
14. Renato è "pronto" per i lriposo
15. La sfilata per l'arrivo della Bandiera di Guerra
16. Passano le Frecce Tricolori
17. Foto di gruppo
18. L'alpino con la mamma e la nonna
19. In marcia verso l'ammassamento
20. Si incrocia la sfilata
21. In attesa della sfilata con il Sindaco
22. Il primo assaggio di ciò che verrà dopo...
23. Sindaci in attesa della sfilata con gli ombrelli aperti
24. e 25. Si sfila...
...poi il diluvio ci ha accompagnato fino ala fine della sfilata,
impedendo di raccogliere altre immagini... ricordate?
Come
sempre se qualcuno visiterà questa pagina e si riconoscerà è invitato a
contattarci; gli manderemo un nostro piccolo ricordo. |